TORINO – La figuraccia di Udine per ora non avrà ripercussioni sul futuro di Maurizio Sarri, che ha un contratto con la Juventus fino al 2022: certo, la dirigenza non ha gradito il ko contro una squadra che lotta per la salvezza nel giorno in cui i tre punti avrebbero permesso ai bianconeri di festeggiare il nono scudetto consecutivo, ma Andrea Agnelli ha rinnovato la fiducia all’allenatore bianconero, arrivato l’estate scorsa per portare il bel gioco, oltre i risultati. Nessun processo alla Continassa, il momento sarebbe sbagliato perché la stagione non è ancora finita. Il tempo dei bilanci arriverà, adesso c’è il titolo di Campioni d’Italia da conquistare, un trofeo che – a dispetto dei tifosi, quasi assuefatti dai tricolori tanto da snobbarli rispetto a una Champions che manca da 24 anni – è assai caro al presidente, proiettato verso l’obiettivo di vincerne dieci di fila.
E poi ad agosto ci sarà la Champions, con l’affascinante formula delle Final Eight da agguantare per continuare il cammino europeo e confrontarsi con i top club nella cornice di Lisbona. Sarri è dunque confermato sulla panchina della Juventus, a meno di nuove e clamorose figuraccie stasera allo Stadium contro la Sampdoria, ma la dirigenza bianconera resta vigile: osserva con attenzione quello che succede intorno alla squadra e alla fine tirerà le somme.
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