Buongiorno Sarri, a Genova c’è stata la sintesi di quello che ha sempre chiesto alla squadra? E’ uunto di arrivo o di partenza?
«La nostra mente deve essere sempre rivolta al miglioramento, quindi sicuramente punto di partenza. La squadra ha posto i presupposti per vincere la partita e i singoli l’hanno risolta. Giusti affidarsi a entrambe le componenti».
La differenza di squadra danno favorita la Juventus, cosa dirà per tenere alta la tensione?
«E’ un derby, non c’è logica. Affrontiamo una squadra stramontivata, per duemila motivi diversi è sempre più importante per il Torino che per la Juventus. Quando una squadra ha questo tipo di motivazioni, prepararla mentalmente per pareggiare il livello di motivazioni».
Chiellini? A che punto è? Quando è plausibile ipotizzare il ritorno?
«Al momento si sta ancora allenamento con i riatletizzatori. Le sue previsioni di rientro in gruppo, sembra che probabilmente a breve possa essere in gruppo, poi si deciderà. Subito dopo o qualche giorno dopo il derby rientra in gruppo».
Derby praticamente in campo neutro e al caldo: come condizioneranno questi fattori?
«Ho già risposto a questa domanda. Il pubblico può tirarti fuori spingendo la squadra in modo forte e adesso non c’è, ma un minimo di fattore campo rimane: lo spogliatoio, le abitudini… è un qualcosa che ai giocatori è utile, lo tranquillizza, fa tutto il suo repertorio prepartita nella maniera più normale. Sul caldo che dire? Quando si parla di questi argomenti bisogna sempre essere molto calmi e precisi: se parlo come parte del movimento calcistico dico che è un errore, se dico cosa ne penso come allenatore della Juventus, dico: c’è una partita alle 17 e si gioca alle 17, senza se e senza ma».
Bernardeschi sembra fare bene quando parte dall’inizio, mentre Douglas quando parte dalla panchina…
«E allora facciamo così (ride). Bernardeschi dal primo, poi Douglas! Scherzi a parte, Bernardeschi è in un momento ottimo sotto il profilo psicomentale. Douglas è un giocatore che sta bene che si meriterebbe di giocare dall’inizio, però quando le squadre vanno in stanchezza lui è un’arma letale, è per questo che decidiamo di farlo entrare dopo per questa ragione. Adesso ho un buon periodo di continuità, anche lui».