Parte da lontano Sebastiano Rossi nella diretta Instagram del giorno di Atene, il 18 Maggio. Oggi il 2020, ma lui è diventato campione d’Europa con il Milan nel 1994: “Abbiamo vinto 4-0, ma la prima occasione era stata per loro, ricordo che Romario mi mise quasi i tacchetti in faccia. Non gli diedi peso, non gli diedi soddisfazione. Le battute di Cruyff che si sentiva sicuro di vincere? Ne parlammo fra di noi solo arrivando in aereo ad Atene, poi solo concentrazione e basta in vista della finale. Dovevo giocare senza Baresi e Costacurta e dovevo prepararmi bene… Prima della finale Van Basten si allenava con noi, stava meglio, ma secondo me sotto sotto (molto sotto sotto ndr) c’era il timore che Marco potesse raccontare qualcosa al suo idolo Cruyff e allora provammo pochi schemi a ridosso della partita… Sul 4-0 non solo Capello non voleva prendere gol, nemmeno io, mai prendere gol nel finale di gara… non si molla mai…”.
Perchè poi Arrigo non ti ha portato ai Mondiali? Seba sorride stretto e si morde le labbra: “E’ andata così, io la Nazionale la strameritavo, stavo bene, strano poi… c’era la difesa del Milan in Usa, il centrocampo del Milan, l’attacco del Milan… perché non il portiere del Milan? Io quei rigori del Brasile… chissà… li paravo? Questo dovete dirlo voi…”. L’avventura di Seba è proseguita, ma prima di Atene c’erano stati il record dei 929 minuti di imbattibilità e la grande notte di Brema: “Il record mi fa venire i brividi, tutti in piedi in 90mila ad applaudirmi, ma io pensavo che il merito non fosse solo mio ma anche dei miei compagni. Le parate di Brema? Tante, faceva freddo, presi gol solo su rigore e mi arrabbiai…”. E dopo Atene Seba? “Grande emozione per quel rigore parato a Crespo contro il Parma, mi batteva il cuore e la nostra Curva lo ha capito. Il derby del 6-0? Grande Cesarone! Lo voglio ricordare… Dovevamo buscarle quella sera secondo i pronostici e invece 6-0 secco… Un po’ devo dire per i giocatori dell’Inter che ho visto veramente afflitti, mi dispiaceva…”.