Non rende meno pesante la sua assenza, ma il ricordo delle partite giocate senza Cristiano Ronaldo se non altro non fa scattare allarmi in casa Juventus. I precedenti, infatti, non sono negativi, ma vanno presi con cautela e contestualizzati: perché sono pochi e perché spesso le assenze del portoghese sono state programmate e hanno dunque coinciso con impegni facili o dal risultato poco influente.
Con Allegri
Non fu programmata, però, la prima assenza bianconera di CR7, il 2 ottobre 2018, alla 2ª giornata del girone di Champions. Priva del fuoriclasse portoghese, espulso nel turno precedente a Valencia e squalificato, all’Allianz Stadium la Juventus liquidò la rivale più morbida del girone, lo Young Boys, con tre gol (a zero) di Paulo Dybala, schierato in attacco da Massimiliano Allegri assieme a Mario Mandzukic. Nel prosieguo della stagione il tecnico livornese fece a meno di Ronaldo altre sette volte, sempre in campionato, con quattro vittorie (contro Udinese, Empoli, Cagliari e Milan) e tre sconfitte. In tutto, dunque, una percentuale del 62,5% di successi e del 37,5% di sconfitte. Deficitaria, rispetto al 70% di vittorie, 16% di pareggi e 14% sconfitte registrato con CR7 in campo, ma anche fuorviante. […]
Con Sarri
Lo stesso ha fatto la Juventus di Maurizio Sarri. Nella scorsa stagione Ronaldo ha saltato meno partite, sei, e la squadra bianconera ne ha vinte quattro, pareggiata una e persa una: all’ultima giornata all’Olimpico contro la Roma, anche in questo caso con lo Scudetto in bacheca e la testa al ritorno degli ottavi di Champions League contro il Lione. L’unico vero passo falso è semmai l’1- 1 di Lecce del 26 ottobre, quando i bianconeri sprecarono molto generando il fondato dubbio che con Ronaldo in campo le cose sarebbero andate diversamente.
Pirlo, un nodo in più
Sabato a Crotone toccherà alla Juventus di Andrea Pirlo fare a meno per la prima volta di Cristiano Ronaldo e la situazione è più difficile. Perché la squadra è in costruzione (e questo poteva valere anche per Sarri a Lecce l’anno scorso) e perché probabilmente, almeno dall’inizio, il tecnico dovrà rinunciare anche a Dybala, debilitato dalla gastroenterite che gli ha fatto saltare le due partite che avrebbe dovuto giocare con l’Argentina.
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