TORINO – Il derby d’Italia con vista sullo scudetto l’ha vinto Paulo Dybala. Minuto 67: la Joya, entrata da otto minuti al posto di Douglas Costa, riceve un lancio d’esterno di Bentancur e dalla fascia destra parte in slalom come il leggendario Alberto Tomba di Calgary ’88, combina con Ramsey e si prende gioco del povero Young, già beffato in occasione dello stop stellare in avvio di azione. Il sinistro incantato del 10 juventino è qualcosa che solitamente si ammira su altri lidi, per esempio nel cielo della città in cui svetta la Sagrada Familia. Handanovic s’inchina e addio sogni di gloria tricolore per l’Inter. Verrebbe da pensare che effetto avrebbe fatto la magia di Dybala in uno Stadium già infervorato di suo per il ritorno di Conte nella casa che per tre anni da favola fu sua. Si può solamente immaginare, viste le porte chiuse per l’emergenza coronavirus, mentre il sorpasso dei bianconeri in classifica sulla Lazio è tutt’altro che fittizio. Il tabellone sentenzia: 2-0 per una Juve che la vince di forza, velocizzando il giro palla e assecondando la fame dei suoi campioni. Ramsey e la Joya illuminano il tabellino marcatori, con tanti cari saluti a chi pensava che la parabola dei campioni d’Italia dominanti si fosse conclusa a Lione.
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Serie A, Juve-Inter 2-0: Ramsey e Dybala show, Sarri torna in vetta
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