Premier e Liga sono staccate, la ricerca del gioco genera occasioni insieme al boom di rigori. Ma occhio agli errori in fase difensiva
Non era un anno normale, non poteva esserlo. Il calcio italiano aveva appena perso il Grande Torino, un’enorme malinconia avvolgeva il pallone, la Serie A 1949-50 aveva un compito particolare e non scontato: far tornare il sorriso ai tifosi. E quel campionato fece le cose in grande: la Juve vinse lo scudetto dopo quindici anni di attesa; Gunner Nordahl, meraviglioso centravanti del Milan, conquistò il titolo di capocannoniere con 35 reti; sulle panchine di Triestina, Padova e Pro Patria c’erano personaggi leggendari come Nereo Rocco, Béla Guttmann e Giuseppe Meazza; uno dei due derby della Madonnina finì 6-5 per l’Inter.