TORINO – “Se insisterò per la trasmissione in chiaro della ? Sicuramente. Ho fatto un appello alla sensibilità dei broadcaster e proverò una mediazione anche nei prossimi giorni, ma non escludo anche un intervento normativo. Spero di incontrare quanto prima i rappresentanti dei broadcaster per trovare un accordo: io sono abituato a cercare il dialogo, quando poi non lo trovo mi assumo le mie responsabilità“. Lo ha dichiarato il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport ai microfoni di Tg2 Post. “Abbiamo due necessità – ha aggiunto Spadafora – innanzitutto la salute: dobbiamo evitare assembramenti in luoghi pubblici per assistere alle partite e poi dobbiamo gestire un tema generale di ordine pubblico, dato che abbiamo visto il dissenso della stragrande maggioranza delle tifoserie organizzate. Un segnale debba esserci, che non vuol dire trasmettere tutte le partite in chiaro“.
Calcetto e sport di base dal 15 giugno
Per quanto riguarda l’attività sportiva amatoriale Spadafora ha spiegato: “Mi auguro nel prossimo dpcm si possa aprire tutta la parte dello sport che è ancora ferma, quella amatoriale e di base, dalle partite di calcetto ai saggi di danza – le parole del ministro – se la curva del contagio continuerà a scendere credo che tutto ripartirà dal 15 giugno“.