Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Liverani compreso. L’allenatore che ha portato il Lecce in A in soli due anni potrebbe lasciare il Salento dopo la probabile retrocessione. Le parole del presidente Sticchi Damiani, riportate da pianetalecce.it del resto sono abbastanza chiare.
DIFFICILE – L’impatto con la serie A è stato complicato. “Quando una società come la nostra va in A ha risorse limitate. Nella prima sessione di mercato abbiamo commesso degli errori. Molti sbagliano il 20-30% di acquisti, ma altri chi ha budget elevati può permetterselo. La squadra ha però lottato fino all’ultimo, e questo è un buon risultato visto il trend che di solito hanno le neopromosse”.
FUTURO – Resta da capire il futuro di Liverani. “È prematuro parlarne. Possiamo ancora salvarci. E, come è normale che sia, ci dobbiamo confrontare a livello dirigenziale. Liverani ha dato ma ha anche ricevuto tanto da questa società. Io credo che, e questo concetto vale per tutti, chi vuole stare a Lecce lo fa perché è onorato e non per fare un favore a qualcuno. Se si sente sprecato, se non ha stimoli, è meglio che vada altrove”.
SOCIETÀ – Il futuro del Lecce appare comunque garantito. “Purtroppo può accadere che si scenda al primo anno di A, ma dal punto di visto societario non cambia nulla. Vogliamo portare avanti un progetto che stiamo costruendo con la gente, che ci dà risposte mai viste prima. Se andremo in Serie B, non prometto di risalire subito, ma posso garantire un progetto tecnico importante con i bilanci sempre in ordine. Vogliamo creare qualcosa che duri nel tempo, e per farlo puntiamo molto, se non tutto, su quel patrimonio unico che è la nostra gente. 20mila abbonati sono un lusso per pochi, lo sappiamo, e da loro vogliamo partire per rafforzarci nel tempo”.