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Svelata la Juve di Pirlo: cosa ci ha detto la sfida con il Novara

«I giocatori si sono impegnati e questa è stata la cosa più importante». Andrea Pirlo parte dalle motivazioni del gruppo, che per lui sono fondamentali e che ieri si sono viste nell’amichevole contro il Novara. Al netto di qualsiasi considerazione tattica, la sensazione che ha dato la prima Juventus di Pirlo è quella di una squadra concentrata e applicata, più fluida rispetto allo scorso anno quando stava imparando il gioco di Sarri e si muoveva con qualche impaccio.

Cambio di sistema di gioco

Interessante, per esempio, il cambio del sistema di gioco che avviene costantemente durante la partita. Nel primo tempo, infatti, Danilo che in fase difensiva è il terzino destro, stringe al centro con Bonucci e Chiellini, mentre Alex Sandro (che era il quarto a sinistra) scatta in avanti e gioca sulla linea degli attaccanti. Stessa cosa fa Cuadrado che in fase difensiva è il quarto di centrocampo a destra, mentre con il possesso della Juventus scatta avanti. Nella ripresa Pirlo ha poi provato a fissare la difesa a tre (sostituendo Chiellini con Pellegrini, schierato più avanti e tenendo Danilo centrale) e la squadra è parsa a proprio agio, anche se con il passare dei minuti la partita ha perso ritmo e spessore tecnico con l’inserimento di tanti giovani del Novara.

Novità a centrocampo

La novità a in mezzo è che non ci sarà un regista classico, ma due mediani pronti dividersi campo, competenze e garantire equilibrio. Se la difesa – come si è visto può cambiare (tre in costruzione e quattro in fase difensiva; o tre fissa) e in attacco le formule possibili sono tante, in mezzo Pirlo sembra voler puntare su due centrocampisti davanti alla difesa più un terzo uomo (ieri Ramsey, ma in futuro potrebbe essere anche Kulusevski) più portato a inserirsi e ad agire tra le linee.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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