Il direttore dell’area tecnica Pierpaolo Marino presenta i due giocatori:
“Zeegelaar lo abbiamo corteggiato per un po’ di tempo perché eravamo convinti della sua validità tra l’altro in un ruolo in cui ben sapete avevamo carenza di ricambi.
Prödl è un giocatore prestigioso soprattutto per il futuro poiché ha un’infiammazione al condilo del ginocchio ma contiamo di riportarlo al top in un mese, un mese e mezzo. Prödl è un leader che ci potrà dare tanto con la sua esperienza anche in questo periodo di recupero grazie alla sua leadership”.
Le domande ai giocatori:
A Zeegelaar: come mai è arrivato tanto tardi?: “Mi sarebbe piaciuto molto essere qui prima ma c’erano ancora delle cose da valutare”.
A Prodl: preferisci giocare in una difesa a tre o a quattro? Quali sono le tue caratteristiche? “Grazie intanto per il caloroso benvenuto. Abbiamo apprezzato molto le attenzioni che ci avete riservato. Era il mio sogno giocare in serie A, ne ho parlato spesso con Pozzo già 4 o 5 anni fa. Si è deciso di partire prima col Watford. Le prime impressioni sull’Udinese e la A le ho avute nel 2009, in Coppa Uefa. Sono felice che questo sogno si sia realizzato. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Spero di rimettermi presto in forma. Sono un difensore centrale, mi piace organizzare e comunicare e coltivare le relazioni dentro e fuori lo spogliatoio. Non vedo l’ora di iniziare”.
A Prodl: quanto tempo gli servirà per rimettersi in forma?: “Abbiamo fatto degli esami, sto migliorando ma è difficile stabilire le tempistiche, spero di essere presto con la squadra”.
A Zeegelaar: preferisce fare l’esterno di difesa a 4 o il laterale nel centrocampo a 5? “Attualmente gioco nei 5 come esterno, ma non è un problema dove mi mette il mister. Cerco di aiutare la squadra a fare punti, questo è importante”.
A Zeegelaar: che ricordi hai della tua prima esperienza a Udine? “Quando sono arrivato per l’Udinese è stato un momento difficile, ma abbiamo conquistato la salvezza grazie al nostro spirito che ci ha permesso di uscire tutti insieme da una situazione difficile”.
A Zeegelaar: la competizione con Sema? “Sema è un buon giocatore e un bravo ragazzo, c’è una sorta di competizione che però ci renderà più forte. Quando sarà il mio turno, coglierò l’occasione per aiutare la squadra”.