TORINO – Per la ripresa degli allenamenti collettivi del calcio “una soluzione tecnica e scientifica c’è. Se dovessimo usare un’immagine, potremmo parlare di una bolla sterile nella quale i giocatori entrano in una condizione di negatività al coronavirus e insieme a loro lo staff tecnico e tutti gli altri componenti del gruppo squadra. Una grande famiglia in un luogo sterile che deve restare in isolamento, in condizioni di totale sicurezza”. Lo ha dichiarato Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, spiegando di fatto l’ok del ministero ai maxi ritiri proposti dalla Federcalcio per far ripartire da lunedì prossimo gli allenamenti collettivi. “Non devono capitare nuove positività – ha aggiunto la sottosegretaria, intervenuta a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento – Questa soluzione tutela la salute di tutti i componenti del gruppo squadra chiedendo loro un grande sacrificio e un’assunzione di responsabilità della Figc”. “Se entri in una bolla sterile e stai alle regole non può esserci un nuovo contagio – ha osservato Sandra Zampa – perché il virus non entra dalle finestre e non bussa alle porte, ma passa da persona a persona. Questa soluzione del ritiro mette al riparo la squadra e taglia la polemica sui tamponi: se tutti entrano sani non c’è bisogno di test ripetuti e dunque finisce la polemica sulla destinazione dei tamponi, che peraltro se vengono ripetuti continuamente possono irritare la mucosa ed essere fastidiosi”.
Ripresa allenamenti di squadra e campionato
La sottosegretaria Zampa ha poi dichiarato: “Stasera dovrebbe essere consegnata la relazione del Comitato tecnico scientifico al ministro Speranza e al ministro Spadafora, ma l’ultima parola sulla ripresa degli allenamenti collettivi spetterà al premier Conte e al Consiglio dei ministri perché dovrà essere presa una decisione specifica che risolva sul piano politico un tema non soltanto sportivo, ma anche economico e occupazionale”. “Tutti gli elementi – ha aggiunto – dovranno essere messi sul tavolo perché per dare indicazioni differenti su due cose apparentemente uguali bisogna considerare tutti gli aspetti della vicenda calcistica e non solo quello ricreativo e motorio”. Per quanto riguarda la ripartenza della Serie A Zampa ha precisato: “Quando potrà ripartire il campionato? Non è giusto che risponda io a questa domanda. Lasciamo la parola al presidente del Consiglio e al ministro dello sport”. “Per il momento quello che è possibile fare è preparare le premesse per la ripartenza del campionato, dunque fare gli allenamenti di squadra in sicurezza – ha aggiunto la sottosegretaria – Volere bene allo sport e al calcio significa volere bene agli atleti e quindi tutelarli nella loro salute. E poi vogliamo anche trasmettere un messaggio chiaro: possiamo rendere fattibile un qualcosa che qualcuno potrebbe contestare (il ritiro di tutta la squadra nella prima fase degli allenamenti collettivi, ndr), ma a condizioni molto rigorose. Perché è proprio il rigore dei comportamenti a doverci portare nella fase 3, abbassando sempre più l’indice di riproduzione del virus”. “In caso di una positività nella squadra bisogna immaginare la quarantena. La Germania aveva assicurato all’inizio che non avrebbe sottoposto le squadre alla quarantena nel caso di una nuova infezione – ha precisato la sottosegretaria Zampa – ma come abbiamo visto sono partiti con 4 contagiati e in una settimana sono arrivati a 12. Del resto il virus si trasmette in 15 minuti di contatto”. (In collaborazione con Italpress)