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Zidane, i tifosi Juve lo sognano. Ma…

«Nel calcio tutto cambia da un giorno all’altro, non si può parlare della prossima stagione prima che sia finita questa», ha detto sibillino Zinedine Zidane il 18 luglio, dopo aver aritmeticamente conquistato la Liga con il Real Madrid, alla prima stagione completa della sua seconda esperienza sulla panchina dei blancos (dove era tornato l’11 marzo al posto di Solari, in precedenza subentrato a Lopetegui). Il discorso in questione riguardava la sua presenza alla guida del Real anche nella prossima stagione e l’incertezza seminata così apertamente da Zizou ha fatto accendere tutte le spie d’allarme del mondo del calcio, perché uno Zidane libero potrebbe condizionare le scelte di tutti i top club. E’ vero che alla domanda sul futuro le prime parole di Zidane erano state altre, molto più orientate alla permanenza a Madrid: «Ho un contratto, sto bene qui e mi piace quello che faccio».

Però è chiaro che la successiva precisazione le aveva svuotate di una buona parte del significato: tutto ciò che viene prima della parola “ma”, non conta, come si dice. Così il futuro di Zinedine Zidane, che già una volta ha lasciato il Real a sorpresa nel 2018, dopo le tre Champions consecutive, rimane avvolto nell’incertezza di quel «Tutto cambia da un giorno all’altro», anche se finora i giorni passati da quel 18 luglio sembrano aver rafforzato l’ipotesi della sua permanenza a Madrid, indipendentemente dall’esito del ritorno degli ottavi di Champions del 7 agosto, quando il Real cercherà di ribaltare il 2-1 subito dal Manchester City al Bernabeu.

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