SuperDino sui suoi eredi in porta: “Giusto che il Milan punti su Donnarumma, è un riferimento. Buffon ha accettato il ruolo di secondo, io ho chiuso da n. 1”
Venti anni fa, proprio in questi giorni, era la guida di una Italia che entusiasmò nell’Europeo perso al golden gol. Ma la popolarità di Dino Zoff non ha mai subito cali, nonostante il friulano non sia di certo un tipo “social”: il suo mito rimane intatto perché non parliamo di immagine ma di sostanza. E così quando si parla di portieri è istruttivo confrontarsi e chiedere a uno dei migliori di sempre. Anche se cerca di schermirsi, nel rispetto del lavoro altrui. “Mi limito a osservare le partite. Ma per conoscere sino in fondo le cose dovresti seguire gli allenamenti, respirare l’aria di uno spogliatoio”.