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Juve-Napoli, Boateng e l'aneddoto su Pirlo e Gattuso

MILANO“Il Monza è la più grande sfida della mia carriera”: Kevin Prince Boateng si presenta così, in conferenza stampa, dopo aver firmato un contratto annuale con la squadra brianzola che si rinnoverà automaticamente in caso di promozione. Una scelta non scontata quella di ripartire dalla Serie B per il trequartista che ha deciso, come racconta l’ad Adriano Galliani, “di rinunciare anche a dei quattrini” pur di vestire la maglia numero 7 del Monza. “Se chiamano Galliani e il presidente Berlusconi è difficile dire di no, abbiamo un legame che va oltre il calcio e se c’è la possibilità di aiutare per la promozione lo faccio. Potevo stare tranquillo a Firenze ma è una sfida che mi piace. Sono abituato alle pressioni. Siamo un gruppo forte ma bisogna dimostrare sul campo. Mi piace l’idea di calcio di mister Brocchi. Non è stato così difficile dire sì”, spiega Boateng. Giocare in cadetteria non è un problema per il centrocampista, nonostante sia abituato ad altre piazze ben più importanti. “Alla fine si gioca in 11 contro 11. Io nella carriera – racconta – mi sono ‘abbassato’ altre volte, come a Las Palmas, ed è stato il migliore anno della mia carriera. Voglio andare in campo e fare bene. Il mio target è fare bene”. Difficile vederlo in campo dal primo minuto contro l’Empoli sabato perché non è “ancora al 100%”. Valutazioni che farà con Brocchi, con l’obiettivo chiaro del Monza di raggiungere la promozione. L’undicesimo acquisto del mercato, Antonio Marin, acquistato dalla Dinamo Zagabria, sta già svolgendo le visite mediche. E Galliani annuncia: “Ho fatto un’offerta stamattina anche per il dodicesimo acquisto. Pensavo che le neoretrocesse vendessero di più ma non è così. Hanno molti giocatori provenienti dalla Serie A. Sarà difficile”. Ma il Monza può contare su Boateng. “Con lui – racconta l’ad – c’è un amore antico. Anche con il presidente Silvio Berlusconi c’è una storia d’affetti che dura da dieci anni”

Pirlo e Gattuso

Pirlo e Gattuso? La cosa più bella è che erano due giocatori totalmente diversi. Ho giocato con tutti e due, entrambi hanno idee di gioco molto diverse, ma come allenatori si può cambiare: Gattuso non era il migliore col tiki-taka ma col Napoli vuol vedere il tiki-taka. Questo per me è il bello. Pirlo era molto elegante, Gattuso era più cattivo. E il bello per me è che stanno tutti e due in panchina adesso”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b


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