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Monza, Paletta esclusivo: “Ibrahimovic e Kakà? Con Berlusconi è possibile”

MILANO – Gabriel Paletta non è mai stato uno a cui piacciono le parole pubbliche. Preferisce parlare sul campo, con i fatti e con l’esempio, accettando avventure che altri colleghi, forse, non avrebbero preso in considerazione. Eppure l’italo-argentino, quando è arrivato a Monza a novembre, lo ha fatto con grande umiltà. All’inizio sembrava che fosse solo di passaggio in attesa di proposte da categorie superiori, invece è rimasto: Galliani mi ha dato la possibilità di allenarmi con i ragazzi e poi ha iniziato un pressing spietato. Lo sapete come è fatto, quando vuole convincerti ad accettare una sua proposta, sa come fare. E alla fine ce l’ha fatta” dice sorridendo il difensore. Paletta è legato al Monza fino al 30 giugno 2022 e sarà uno dei pilastri della formazione di Cristian Brocchi che si presenterà ai cancelletti di partenza della prossima Serie B con l’ambizione di essere solo di passaggio in cadetteria.

Paletta, prima di guardare al futuro, stiamo nel presente: cos’ha provato nel vincere il campionato di Serie C con il Monza?

“E’ una gioia grande. La vittoria del campionato l’abbiamo ottenuta sul campo ancor prima che la rendessero ufficiale in forma burocratica le autorità competenti. Abbiamo dovuto aspettare un po’ di tempo per festeggiare, anche se ancora non abbiamo potuto farlo tutti insieme. È una cosa che la società voleva fortemente e quando sono arrivato a novembre, buona parte del lavoro era già stato fatto dai miei compagni. È un premio non meritato, di più”.

Lei è molto legato alle figure di Berlusconi e Galliani, non è vero?

“Assolutamente sì. Mi hanno sempre dimostrato grande fiducia e stima. In primis quando mi portarono al Milan, prendendomi dal Parma e facendovi vivere una grandissima esperienza. La conoscenza e i rapporti sono rimasti buoni anche quando ho lasciato il Milan. Poi, tornando a Monza, ho ritrovato anche mister Cristian Brocchi, che avevo avuto allo Jiangsu Suning dove era uno dei collaboratori di Fabio Capello. È stato quasi come tornare a casa” .

Berlusconi ha ammesso che Ibrahimovic e Kakà sono stati degli obiettivi, ma che potrebbero anche tornare ad esserlo e ha anche elogiato Daniel Maldini. Ci vorrebbe giocare insieme?

“Ibra è stato il giocatore più difficile da marcare nella mia carriera. Mi piacerebbe marcarlo, ma in allenamento (sorride). Ma sarebbe bello giocare anche con Ricky e Daniel, che è un giovane molto interessante. Facciamo così, sarebbe bello se arrivassero tutti. Ma questa aspettativa la possono creare solo Berlusconi e Galliani. Ma lasciamoli lavorare, anche perché loro sanno come e cosa si deve fare sul mercato. Con loro può succedere di tutto”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b


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