Le tensioni fra club inglesi e Federazioni sudamericane non si placano. Dopo che la Premier League si è rifiutata di far partire i giocatori che sarebbero dovuti scendere in campo nei Paesi in lista rossa, ecco la reazione: il Brasile si sarebbe rivolto alla Fifa perchè agli otto calciatori a cui è stato impedito di unirsi alla Selecao venga vietato di giocare. E’ stato chiesto di applicare l’articolo 5 e di far rispettare un periodo di restrizione fra il 10 e il 14 settembre, che porterebbe i giocatori a non scendere in campo con le rispettive squadre di club nel prossimo turno di Premier League e anche nella prima giornata di Champions.
Coinvolti Thiago Silva e Alisson
Gli otto giocatori coinvolti sono Rafinha del Leeds; Fred del Manchester United; Thiago Silva del Chelsea; Ederson e Gabriel Jesus del Manchester City; Alisson, Firmino e Fabinho del Liverpool. Il Brasile non ha chiesto che l’attaccante dell’Everton, Richarlison, non possa giocare contro il Burnley lunedì: la Federcalcio brasiliana sembra avere mostrato clemenza nella fattispecie, poiché l’Everton aveva permesso a Richarlison di giocare ai Giochi olimpici quando i regolamenti non lo obbligavano. In precedenza anche le Federazioni di Messico, Paraguay e Cile si erano mosse per impedire a Raul Jimenez, Miguel Almiron e Francisco Sierralta di giocare nel fine settimana. I club sono stati informati della situazione dalla Fifa e stanno ora valutando la situazione. Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, in precedenza, aveva chiesto al Governo del Regno Unito di fornire ai giocatori esenzioni per consentire loro di onorare gli impegni internazionali, anche se ciò significava che si recassero in Paesi della lista rossa.
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