STOCCARDA (Germania)- Silas Wamangituka è il protagonista di una vicenda che ai tifosi italiani ricorderà certamente quella occorsa al brasiliano Eriberto, ora Luciano, nei primi anni 2000 :il sito ufficiale dello Stoccarda, suo club di appartenenza, ha infatti pubblicato un comunicato che riassume il misfatto di cui l’attaccante congolese è “vittima” e non “carnefice”: “Silas Wamangituka ci ha recentemente rivelato di essere stato vittima delle macchinazioni del suo ex agente e che Wamangituka non è il suo vero nome”. La sua vera identità, nascosta per anni dai documenti falsi presentati dal suo vecchio procuatore, è Silas Katompa Mvumpa, e ha un anno in più dei 21 dichiarati.
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Wamangituka, falsa identità: ha 22 anni e si chiama Katompa Mvumpa
Il cambio d’identità sarebbe avvenuto nel 2018 per permettere all’attaccante di passare all’Alés a parametro zero: “Senza il supporto del mio nuovo procuratore e quello del mio club, non avrei mai osato fare questo passo. Ma ora ho capito che non devo più vivere nella paura e posso giocare a carte scoperte”. 25 presenze e 11 gol per Wamangituka nell’ultima Bundesliga, confermando i valori tecnici già individutati da qualche anno dagli addetti ai lavori: attaccante veloce, con buon fiuto del gol e a servizio della squadra:“Negli ultimi anni ho avuto paura anche per la mia famiglia in Congo, ma ora qui mi sento a casa, mi sento al sicuro”, afferma il giocatore, finalmente libero da un peso che si portava da anni. Il ds dello Stoccarda, Sven Mislintat, ribadisce la vicinanza al giocatore, vittima anche lui di questa brutta vicenda: “E’ anche lui parte lesa, per questo lo difenderemo”.