Fondato nel 1997, il club della Transnistria – piccola repubblica separatista tra la Moldavia e l’Ucraina mai riconosciuta dall’ONU – ha vinto 19 campionati e ora accede per la prima volta alla fase a gironi della Champions League. L’idolo è Traoré e in passato sulla panchina del club c’è stato l’italiano Bordin
Un club semisconosciuto che parteciperà alla Champions League, il trofeo europeo più prestigioso. Superando nell’ordine gli albanesi del Teuta, gli armeni dell’Alaskert, i serbi Stella Rossa e i croati della Dinamo Zagabria, lo Sheriff Tiraspol è divenuta la prima squadra moldava ad accedere alla fase a gironi della Champions League. Moldavi però fino a un certo punto, perché lo Sheriff Tiraspol ha sede in Transnistria, piccola repubblica separatista tra la Moldavia e l’Ucraina che nel settembre 1990 ha la propria indipendenza – senza essere stata riconosciuta ancora oggi dai Paesi membri dell’ONU – che ha la capitale a Tiraspol, vanta mezzo milione di abitanti, ha il russo come lingua ufficiale e una moneta propria.
Dominatori in patria
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È questo il contesto dove è iniziata la favola dello Sheriff Tiraspol, squadra fondata nel 1997 da un’idea – nata 4 anni prima da parte di due ex esponenti del KGB – che da allora e ha vinto 19 campionati di Moldavia (su 21 partecipazioni), 9 coppe nazionali e 7 Supercoppe. Un vero e proprio dominio a livello nazionale. Ora la ribalta europea con la qualificazione alla fase a gironi di Champions League – già sfiorata in passato, e adesso realtà dopo tre partecipazione alla fase a gironi in Europa League – dove affronterà sicuramente una/due delle squadre più forti al mondo, visto che lo Sheriff Tiraspol è nella quarta fascia dei sorteggi Champions.
L’idolo Traoré. E in panchina in passato c’è stato un italiano
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Un club ricco lo Sheriff Tiraspol: in patria il suo stadio da 13.300 posti è considerato un piccolo gioiello, così come il centro sportivo all’avanguardia. Tra gli allenatori del club c’è stato anche l’italiano Roberto Bordin (oggi Ct della Moldavia), oggi alla guida del club c’è l’ucraino Yuryi Vernydub. L’idolo dei tifosi è il maliano Adama Traoré, uno dei 23 stranieri (il 76.7% del totale) presenti oggi in rosa, autore della doppietta nel 3-0 dell’andata playoff contro la Dinamo Zagabria (0-0 il ritorno) che ha spalancato le porte allo Sheriff Tiraspol verso la fase a gironi della Champions. Una pagina di storia appena scritta.
Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml