Esattamente 74 anni fa, 22 luglio 1947, Gianni Agnelli diventava presidente della Juve. L’avvocato raccoglieva l’eredità di Piero Dusio diventando il numero uno dei bianconeri a una ventina d’anni di distanza dal papà Edoardo, presidente della Vecchia Signora dal 1924 al 1935. Sotto la sua gestione, Gianni Agnelli portò nella Torino bianconera campioni del calibro di Giampiero Boniperti, John Hansen e Karl Åge Præst.
Gianni Agnelli-Juve: un’amore forte e intenso
Lasciò l’incarico nel 1954, ma rimase sempre idissolubilmente legato alla Juve, diventandone presidente onorario, con cui poté mantenere la sua influenza sul club fino al 1994, anno in cui consegnò tali attività a suo fratello Umberto, permettendo ai bianconeri di ottenere altri dieci titoli di campione d’Italia, quattro coppe nazionali, una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, tre Coppe Uefa e una Supercoppa Uefa, per un totale di 23 trofei ufficiali in 48 anni. Quello tra Gianni Agnelli e la Juve è stato un grande amore, vissuto in maniera intensa e costellato di trionfi. A 74 anni di distanza dal giorno in cui divenne presidente, la Juve ricorda l’Avvocato: il numero uno dei numeri uno.
Quel mattino al Lingotto con Agnelli