Diplomatico, metodico, una formazione da direttore generale per cui lasciò l’attività da agente finanziario ai tempi del Foligno: con lui gli inizi di Parolo in campo e Bisoli in panchina. Dopo la rinuncia alla chiamata di Marotta alla Samp, lo ha ritrovato alla Juve dove si è occupato di settore giovanile fino alla creazione della seconda squadra nel 2018: da ottobre scorso era direttore sportivo della prima squadra
Visione politica, abilità di strategia e soprattutto affidabilità. Sono queste le qualità maggiori di Federico Cherubini, che ha costruito il suo percorso da dirigente mattoncino su mattoncino, in rigoroso silenzio e con impegno massimo, mettendo sempre le proprie competenze a disposizione del lavoro di squadra. L’ormai ex braccio destro di Paratici ne raccoglie l’eredità a capo dell’area tecnica della Juventus, pur avendo caratteristiche completamente diverse.