TORINO – Condizionato dall’esigenza stringente di contenere i costi e dai dubbi sul futuro di Cristiano Ronaldo, l’ultimo mercato juventino ha avuto una sola certezza, fin dall’inizio: Manuel Locatelli. Il centrocampista del Sassuolo è stato da subito il primo obiettivo del nuovo dg Federico Cherubini, a prescindere da qualsiasi altro movimento in entrata e in uscita. Il motivo? L’azzurro era ritenuto da Massimiliano Allegri un tassello fondamentale del centrocampo bianconero: capace di contrastare, impostare e inserirsi, in grado di giocare a due ma anche, con l’appoggio di una mezzala di costruzione, da vertice basso.
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Oppure di agire lui stesso da mezzala, ruolo che avrebbe potuto interpretare se fosse arrivato Pjanic (se ne potrebbe riparlare se Arthur dovesse convincere Allegri come play). La citata stringente esigenza di contenimento dei costi ha costretto la Juventus a due mesi abbondanti di trattativa e cinque incontri con il Sassuolo per centrare l’obiettivo (riprova ulteriore di quanto fosse ritenuto importante), così Locatelli ha potuto mettersi a disposizione di Allegri soltanto il 19 agosto, a tre giorni dalla prima di campionato.
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