Uomo partita con lo Spezia, ma escluso dal turnover di Max sia col Napoli che col Milan, dopo aver perso il posto fisso anche in nazionale: già atteso a un salto di qualità di leadership, col cambio tecnico l’olandese sembra dover di nuovo dimostrare il suo valore. Ma dall’ingaggio più pesante in organico ci si aspetta altro
“Non è una questione di esperienza, De Ligt ha giocato tantissime partite: tre delle prime quattro – aveva detto Max Allegri dopo il Milan per spiegare l’olandese in panchina – . Mercoledì siamo ancora in campo e giocheranno altri giocatori”. Mercoledì Matthijs ha giocato, e ha segnato il gol della vittoria. Vederlo (e vederlo decidere) con lo Spezia però non elude il tema, e non serviva il gol per amplificarlo: è vero che tra De Ligt, Bonucci e Chiellini uno deve restare fuori, ma le due partite in cui l’ex Ajax non è stato titolare non erano due appuntamenti qualsiasi: Napoli e Milan, i due big match di inizio stagione, in cui Allegri è andato deciso sulla vecchia guardia. Senza che questo si sia rivelato sinonimo di vittoria, anzi (non per colpa dei centrali). Sommato alla perdita del posto fisso con l’Olanda, per De Ligt non è stato un inizio di stagione qualsiasi.