BERGAMO – Ci sono due considerazioni fatte da Gian Piero Gasperini al termine di Atalanta–Milan che la dicono lunga sulla clamorosa impresa dei nerazzurri nella stagione appena conclusa. «Quest’anno nessuno pensava che potessimo fare a meno di Gomez e Ilicic» ha detto il condottiero degli orobici, in merito alla terza qualificazione di fila alla Champions League con la conquista del terzo posto ha aggiunto che «la soddisfazione è enorme per quanto è stato fatto». La domanda, ora che i riflettori si sono spenti, è molto semplice: come si può migliorare una squadra come quella nerazzurra? La cessione di Gomez a gennaio al Siviglia e quella, molto probabile, di Ilicic nelle prossime settimane (si parla sempre del Milan ma ci sono anche altre opzioni) pone l’attenzione su quello che il gruppo ha saputo fare e ai ruoli in cui, soprattutto nelle alternative anche di prospettiva, si può pensare di alzare il livello.
Questione portiere
Non è un mistero che l’Atalanta pensi ad un nuovo portiere. Gasperini un paio di mesi fa dichiarò che quello è un ruolo in cui si può fare il salto di qualità, il rendimento di Gollini e Sportiello in questa stagione è stato un po’ altalenante e se per il numero 95 di Poggio Renatico ci sono diverse voci che arrivano sul Milan, l’Inter e la Roma, in entrata il nome più gettonato pare quello di Musso dell’Udinese. Classe 1994, appena convocato per le gare di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022, il portiere dei friulani ha una valutazione importante che, si dice, tocchi quota 20 milioni: piace a molte squadre, i rapporti con i friulani sono molto buoni ma quella dei Pozzo è una bottega cara. Situazione da monitorare.
Le alternative a Ilicic
Se dovesse partire davvero Ilicic, l’Atalanta in attacco avrebbe comunque tante alternative a disposizione. Malinovskyi, Miranchuk, Zapata e Muriel sono tutti elementi assolutamente affidabili, Lammers sarà probabilmente mandato a giocare e resta da capire come si possa eventualmente completare un reparto in cui Pessina e Pasalic hanno spesso giocato anche nei tre d’attacco con l’ucraino Kovalenko (appena 6 minuti ufficiali giocati contro il Verona) arrivato a gennaio dallo Shakhtar Donetsk e ancora da scoprire all’ombra di Città Alta. I reparti in cui ci potrebbero essere nuovi innesti sono difesa e centrocampo, sia in mezzo che sugli esterni.
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