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Atalanta, Gasperini: “Scudetto? Non partiamo per vincerlo”

BERGAMO“Non alzo io l’asticella: non voglio togliere sogni a nessuno ma non devo alzarla io. A me va bene così, è come  aver vinto degli Scudetti e spero di proseguire così: non è mai scontato ripetersi”. Prima conferenza stampa prepartita in campionato per il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, che esordirà contro il Torino. “Io non intendo partire con l’Atalanta che deve vincere il campionato – prosegue il tecnico – Conosciamo le difficoltà che in questo campionato ci sono e mi fa piacere che si possa partire nonostante poche amichevoli e preparazione a singhiozzo. Abbiamo ancora una situazione incompleta tra infortuni e squalifiche. Ma non parto con un obiettivo. Squadre forti ci sono e ce ne sono alcune che faranno meglio rispetto al passato. Noi – prosegue Gasperini – abbiamo un buon modo di stare in campo: da una parte è una garanzia, ma non garantsce i risultati. Avrei preferito non essere in emergenza: ma non sia un alibi. E riguarda tante squadre. In ogni caso domani inizia il campionato e ci faremo trovare pronti”.

Juric, uomo giusto per il Torino

Si parte con il Torino: per Gasperini sarà “una gara difficile. Juric è il tecnico giusto per rilanciare una piazza importante. Per nessun allenatore è semplice dare immediatamente la propria impronta alla squadra, ma ha dimostrato di essere in grado di lavorare bene: darà delle belle soddisfazioni”

Zapata? Per me resta…

Sui giovani Gasp la vede così: “Ho sempre avuto un bel vivaio all’Atalanta, molto dipenderà dal mercato. E’ stata per tutti un’occasione per vedere l’evoluzione dei giocatori. Il mercato aperto può creare problemi o opportunità, può succedere di tutto, non è la cosa migliore ma non si può modificare. Gli infortuni? Ha recuperato Lovato, abbiamo squalificati Delprato, De Roon, Freuler e Toloi. Zapata spero di recuperarlo alla terza giornata, deve stare fermo 15 giorni“. Focus sul mercato: “Se resta Zapata? Penso di sì, ma è un mio pensiero. Non so cosa accadrà, è un mercato strano, pochi movimenti eclatanti, si fatica a prevedere. Per le entrate dipende dalle opportunità. La nostra rosa non è di 16 giocatori ma di 21: c’è confusione e forse è colpa mia. C’è un nucleo di 15-16 ma penso sempre che servano poi anche scommesse come Bastoni, Diallo, Kulusevski. Quest’anno c’è Scalvini che mi sta dando buone sensazioni. Ci sono opportunità poi, ma non intervengo, se si realizzano non dipende da me. Ho sempre detto che serviva un portiere, la società ha preso Musso ed è tanta roba come l’operazione Demiral. Ma sulle trattative di sicuro ne so meno di voi…. Piccoli? Non ho mai trattenuto nessuno, decide la società. Ilicic voleva partire, poi si è presentato alla grande e si è allenato bene. Se è qua è un tesserato dell’Atalanta, se parte lo sostituiremo. E se sta bene lo farò giocare, io faccio solo scelte tecniche. Thorsby? Io posso parlare solo di giocatori dell’Atalanta, se le cose vanno in porto non è mia competenza”


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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