BERGAMO – La sfortuna si accanisce con la Juventus, punita a tre minuti dalla fine da una goffa deviazione di Alex Sandro che mette nella sua porta un tiro di Malinovskiy destinato a una zona della porta presidiata da Szczesny. Privata di Ronaldo alla vigilia, di Danilo all’ultimo momento (andato in panchina ha comunque giocato gli ultimi venti minuti), di Chiesa a metà del secondo tempo (infortunio muscolare), la Juventus perde una partita fondamentalmente per la conquista della qualificazione alla prossima Champions League, pur combattendo fino alla fine.
Che chance per Morata al 34′!
LE OCCASIONI – L’Atalanta ha visto premiata la sua organizzazione, con la quale ha mantenuto il controllo della partita anche quando la Juventus sembrava prevalere. Nel primo tempo, la Juventus inizia con un piglio agonistico convincente, aggredisce e viene tradita dalla mancanza di precisione dei suoi uomini, mentre l’Atalanta emerge solo nella parte centrale, quando Pessina sciupa una buona occasione al 23′. I bianconeri, da parte loro, hanno una grande chance al 34′ con Morata, certamente non nella sua partita migliore, troppo spesso anticipato e mai veramente incisivo.
All’87’ il gol che decide il match
LA RIPRESA – Nella ripresa l’Atalanta prevale, per quanto la Juventus finché c’è Chiesa in campo, riesce a costruire ripartenze che fanno sperare Pirlo. Poi inizia a farsi sentire la stanchezza e l’Atalanta ha certamente più qualità in panchina di quanta ne abbia la Juventus, che deve togliere un Dybala positivo, ma non certo determinante e Chiesa, ancora una volta il più vivace dei bianconeri. Pirlo, però, ha solo Kulusevski e Arthur (non si capisce perché negli ultimi minuti non venga data fiducia a Felix Correia, il giovane talento dell’Under), entrambe deludenti nel loro impatto sulla partita. Ma, nonostante tutto, al 87′ quando Malinovskiy scaglia il tiro deviato da Alex Sandro, il pareggio appare come il risultato più giusto.
Per la Juve anche la sfortuna
EFFETTO IELLA – Ma la sfortuna si è unita ai problemi endemici di questa Juventus, protagonista di una stagione negativa nella quale non è mai riuscita a dare continuità ai risultati positivi e che adesso mette a rischio la qualificazione in Champions League, linea del Piave che potrebbe mettere a rischio anche la conferma di Pirlo. Tra i tanti rimpianti di questa stagione, la sconfitta di Bergamo non è il peggiore, ma è quello che può fare più male.
L’assenza di Ronaldo contro l’Atalanta
NO RONALDO – Si parlerà dell’assenza di Ronaldo come decisiva per la Juventus. E sicuramente con CR7 in campo, la Juventus avrebbe potuto gestire diversamente la partita (tenendosi Dybala per gli ultimi venti minuti) e avrebbe avuto il più forte dei suoi attaccanti in avanti, per cercare di concretizzare quanto di buono fatto in fase di costruzione offensiva. Ma restano negli occhi i tanti, troppi passaggi sbagliati che hanno frenato le ripartenze della Juventus; un Dybala, che dovrebbe comunque essere il secondo giocatore più forte dei bianconeri, che non inventa niente che resti impresso nella memoria; un Alex Sandro sempre più impresentabile; la mancanza di soluzioni offensive che non includano una giocata di Cuadrado. Con CR7 sarebbe stata un’altra partita, ma sarebbe bastato che un paio di questo fattori avesse inciso in positivo invece che in negativo e la Juventus, forse, avrebbe potuto vincere la partita o comunque non perderla.
TABELLINO E STATISTICHE