Il 16 ottobre 1938 il tecnico ebreo guidò gli emiliani nel 2-0 firmato da Puricelli e Andreolo, poi fu liquidato dal presidente Dall’Ara. Dopo la fuga dall’Italia fu deportato nel campo di concentramento, dove morì nel 1944
Quando domenica 18 settembre 1938 Benito Mussolini da un palco installato in Piazza dell’Unità a Trieste, annunciava l’introduzione delle leggi razziali, Arpad Weisz, ebreo ungherese, se ne stava seduto in panchina a guidare il suo Bologna nella difficile trasferta di Genova.