Giocatore, dirigente, allenatore, opinionista: nel suo lungo e vincente pellegrinaggio attraverso il fantastico mondo del calcio, Fabio Capello ha ricoperto tantissimi ruoli, e sempre con grande professionalità e competenza. Anche nella prossima stagione sarà nella squadra di Sky Sport a commentare un campionato e una Champions League che si annunciano scoppiettanti, per quanto appaia subito evidente una forte contraddizione: proprio nell’anno in cui l’Italia, trionfando ai Campionati europei, è tornata ad avere una grossa credibilità internazionale, si è registrato un clamoroso fuggi fuggi di alcuni dei migliori giocatori. Un fattore che Fabio Capello reputa ineluttabile: «Inutile negare l’evidenza. Basta vedere il numero di maglie che vendevano i giocatori in questione come Lukaku e Ronaldo per capire che effettivamente il nostro campionato ha perso i giocatori migliori. Non che sia di consolazione, ma è un fenomeno che sta riguardando anche la Spagna, che ha perso Messi e che, non a caso, per compensare sta cercando di prendere Mbappè. Spagna che a suo tempo aveva perso anche Ronaldo, sia chiaro».
Ronaldo e Lukaku, perdite pesanti
Sicuramente c’è un minimo comun denominatore nelle cessioni di Lukaku e Ronaldo: la forte volontà del giocatore di andarsene. «Questo è vero – commenta Capello – tuttavia le motivazioni mi sono parse ben differenti. Lukaku ha fatto una scelta prettamente economica e di prospettiva, mentre non c’erano sicuramente questioni economiche da parte di Ronaldo. Al massimo, da parte della Juve, che infatti sta procedendo con vari aumenti di capitale. Vedendo l’infelicità del giocatore, al club bianconero stava bene che se ne andasse. Lo vedo quasi come un accordo silenzioso tra le parti. L’Inter, invece, la partenza di Lukaku l’ha subita». E da un punto di vista tecnico, chi ha perso di più tra Inter e Juventus?: «Il valore nelle due squadre credo si equivalga. Lukaku era il punto di riferimento del gioco di Conte, assolutamente fondamentale. E poi era cresciuto molto rispetto al Lukaku inglese, dove non aveva espresso tutta la sua potenzialità. La Juventus, senza Ronaldo, perde trenta gol a stagione: e considerato che non potrà comprarli al supermercato…».
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