«Sarà una grande sfida contro il Manchester City, una squadra fantastica». Così Ander Herrera, uno degli uomini più in forma del Paris Saint Germain, ha iniziato la sua conferenza stampa di avvicinamento al match clou di questa giornata di Champions League. Il centrocampista spagnolo ha inoltre evidenziato quanto «siamo consapevoli della pressione aleggia su di noi, perché a nessun’altra squadra d’Europa è richiesto di vincere obbligatoriamente la Champions». L’ultima frase rende chiaro quanto a Parigi la tensione sia altissima. I tifosi vogliono vedere trasposto sul campo l’infinito potenziale a disposizione di Mauricio Pochettino, che dopo l’inizio compassato manifestatosi nel pareggio di Bruges è adesso però obbligato a dimostrare qualcosa in campo. Il tecnico argentino ha messo però le mani avanti, esclamando: «Siamo ancora in una fase di costruzione. I fatti sono questi. Ora ci toccherà affrontare il City e il miglior allenatore del mondo, Pep Guardiola. Sia loro sia noi sogniamo di poter vincere la Champions». Più pompiere che incendiario, l’argentino non ha sciolto i dubbi sulla titolarità di Lionel Messi, con il quale va ricomposta una piccola incrinatura: «Leo sarà convocato ma non so se partirà dall’inizio. Deve adattarsi a una nuova squadra e a una nuova cultura. Ma con il passare del tempo sono sicuro che le cose andranno bene per tutti».
Donnarumma dalla panchina anche con il City?
Chi dovrebbe nuovamente accomodarsi in panchina è Gianluigi Donnarumma, apparentemente ancora fuori dalle dinamiche del club. La situazione potrebbe dunque spingere il suo agente Mino Raiola a cercare una rapida via di fuga, anche per il mercato di gennaio, con la Juventus come possibile destinazione. Sul fronte City, dopo la bella vittoria in campionato contro il Chelsea che ha permesso ai Citizens di prendersi una piccolissima rivincita sulla squadra di Tuchel dopo la cocente delusione rimediata nella finale di Champions dello scorso maggio, i ragazzi di Guardiola sono chiamati ad un’altra impresa non da poco: fermare il trio d’attacco più forte del mondo. Alla domanda su come arginare il trio Messi–Mbappè–Neymar, il tecnico catalano ha risposto con un secco: «Non lo so».
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