Il solito centrocampo ancora in difficoltà. Con l’Atalanta serve un cambio di marcia ma anche Max sembra crederci poco
25 novembre
– Londra
È un pensiero inconfessabile che, rimasto sospeso nel ghiaccio di Stamford Bridge, è salito sull’aereo per Torino, stretto stretto tra i sedili: quella col Chelsea, nella testa della Juve, era una partita non importante. Tutto sommato, sacrificabile per interessi superiori. Il pensiero, rivoluzionario quanto basta per le abitudini della casa, inaccettabile senza mezzi termini per molti tifosi, ha un corollario: Massimiliano Allegri evidentemente ritiene che la squadra ora non sia pronta per giocare al massimo con Lazio, Chelsea e Atalanta in otto giorni. C’era da scegliere e si è scelto, più o meno consciamente: addio primo posto in Champions, benvenute ansie da sorteggio.