Il calcio di punizione è forse il gesto tecnico più difficile e di maggiore spettacolo a cui uno spettatore di una partita possa assistere. L’esecuzione di un calcio di punizione richiede un talento tecnico, un allenamento e soprattutto anche lo studio della squadra avversaria, così da rendere la sua esecuzione estremamente selettiva. È sotto gli occhi di tutti che da quando Cristiano Ronaldo è atterrato a Torino, la Juventus abbia trovato maggiori difficoltà ad andare a segno sui calci piazzati, con una frequenza di realizzazione che si è abbassata di quasi 6 punti percentuali. Basti pensare che negli ultimi due anni e mezzo la Juve ha messo a segno solamente 3 gol su 80 calci piazzati, viceversa nel biennio precedente l’arrivo di CR7 le marcature erano state 11 su 74.
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Ronaldo segna il 40,9% dei gol Juve: in A solo un altro ha inciso di più
CR7, per 44 volte l’occasione non è stata sfruttata
Il dato che salta maggiormente all’occhio è la poca vena realizzativa del campione portoghese che, su 65 tiri dalla distanza, ha fatto esultare i propri compagni e tifosi solamente una volta, nel derby con il Torino. Analizzando per bene questi numeri, possiamo notare che per la bellezza di 44 volte, vale a dire il 67,7% dei calci piazzati, la traettoria della palla si è infranta contro la barriera, con una vena realizzativa pari allo 0,65%.
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