I social non tacciono, a partire dal suo profilo personale, anche se lo sfogo postato a metà settimana ha avuto maggiore risonanza. Cristiano Ronaldo in quel caso non ha chiarito nulla sul futuro, ma quelle parole cariche di rabbia sono comunque servite a evidenziare un punto fermo – riassumibile nel concetto grande e grosso del “non rompetemi le scatole” – e c’è addirittura chi, tra i tifosi dediti a carpire la migliore interpretazione possibile, ha pensato che il campione abbia semplicemente avvertito il bisogno di gonfiare il petto di rinnovate ambizioni, zittendo innanzitutto malelingue e cattiverie. CR7, al di là di qualsiasi elucubrazione, ad oggi rimane un giocatore di proprietà della Juventus. […]
Non c’è segnale che il penta Pallone d’Oro salti Udine né che sul mercato si possa scatenare quello che in molti temono: l’assalto del top club di turno al gioiello bianconero nel momento in cui il suo umore non sembra essere a livelli Champions e forse avrebbe bisogno di una pompata. Ecco perché qualcuno s’è chiesto: vuoi vedere che la comfort zone evocata da tutti i calciatori che cambiano maglia comincia ad andare stretta anche a Cristiano? Dalla Continassa recitano il mantra di sempre: noi – cioè loro, i padroni del vapore juventino – siamo sereni, anche perché con l’agente Jorge Mendes i rapporti sono talmente buoni che non esiste possibilità che Ronaldo scappi, men che meno senza dare adeguato preavviso. E con dieci giorni ancora a disposizione per fare affari è naturale pensare che per i club spasimanti ci sia sempre meno tempo per sferrare l’offensiva. Nulla, però, si può escludere e dunque, riassumendo: 1) Il Paris Saint-Germain, sostenuto dai soldi e dai sogni – entrambi illimitati – dell’emiro, vagheggia l’idea di riunire Cristiano e Leo Messi in un unico grande squadrone tale da far tremare il mondo, a patto che tutto avvenga nel 2022 perché monsieur Kylian Mbappé può pure spingere a tutta per raggiungere il suo primo sponsor Carlo Ancelotti al Real Madrid, ma per ora a Parigi resistono; 2) I due Manchester ci sperano e se da un lato lo United conta sul fascino del ritorno del campione, al City stanno facendo carte false pur di trasferire Harry Kane alla corte di Pep Guardiola e in caso di fumata nera la pista CR7 è data come ipotesi, complicata ma non impossibile; 3) Cristiano allo Sporting? No, non è il momento; 4) Cristiano alla Juve? Vietato stupirsi, ma occhio: decide sempre il portoghese.
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