Il portiere che arrivò in cima al mondo coi rossoneri negli anni Sessanta: “Terrei Brahim Diaz, è un fuoriclasse. Pioli? Unico, ma in certe cose mi ricorda…”
Domenica sera ha sofferto davanti alla televisione con l’energia di un ragazzino, Fabio Cudicini. Perché la passione per il calcio non invecchia, è la stessa con cui ha vissuto una carriera lunghissima, spalmata su tre decadi (dal ’55 al ’72). Il Ragno Nero – soprannome condiviso col mitico Lev Jascin – ha trepidato per il suo Milan, il club con cui negli anni Sessanta ha vinto tutto ciò che c’era da vincere. Lo voleva in Champions e sapeva che con l’Atalanta sarebbe stata “dura, durissima, perché Gasperini ha costruito una corazzata fortissima, stagione dopo stagione”. È andata bene.