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Da Herrera a Mourinho: resistenza e ripartenze sono nel Dna dell'Inter

Come quella di Conte, le squadre che hanno fatto la storia nerazzurra si difendevano alla grande e poi vincevano in contropiede

E’ nel suo Dna: quante volte si sente e si legge questa frase a proposito di un giocatore. Nella scienza il Dna è l’acido desossiribonucleico e contiene le informazioni genetiche di un organismo vivente. Nel linguaggio comune esprime le caratteristiche di una persona. Una squadra di calcio può avere un Dna? In teoria no, nella pratica sì. Il Dna di un club è nella sua storia, negli uomini che l’hanno scritta, e il Dna dell’Inter, fatte salve certe eccezioni, per esempio l’Inter “giochista” di Roberto Mancini, coincide con quello di Antonio Conte: sacrificio e resilienza (vocabolo abusato, ma ipse dixit), estrema difesa e brucianti ripartenze.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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