C’erano una volta lo scorpione di Higuita e certe stucchevoli perdite di tempo, poi l’Uefa cancellò il passaggio all’indietro e…
Il gesto è antico, si direbbe ormai in disuso. Appartiene a un’era nella quale costituiva un tratto dominante, molto più che egemone, quasi senza alternative. Eh sì, non avevi scelta. Non c’era da far troppe domande. Se eri un portiere nel pieno esercizio delle tue funzioni, quando avevi il pallone tra le mani, potevi palleggiarlo una-due volte sul prato, ti portavi al limite dell’area, lo scucchiaiavi con le mani e pam, deciso, gli mollavi un calcione per mandarlo in alto, bello in alto e lontano, più lontano che si può. Non erano giorni di sottigliezze estetiche, non erano ancora arrivati i giorni della costruzione del basso, così gloriosi e così insidiosi. Il solo modo per un numero uno di giocare con i piedi era quello. Il rinvio.