CAGLIARI – “Sicuramente questa sconfitta rimarrà indimenticabile per come è arrivata. Credo che la partita sotto l’aspetto del risultato e del gioco l’abbiamo avuta sempre in controllo. E’ inspiegabile concedere due gol a due minuti dalla fine, nonostante avessimo avuto la possibilità anche di andare in vantaggio, con un errore di inesperienza perché avevamo un giocatore libero in area che poteva segnare. Abbiamo concesso un’altra situazione in cui abbiamo perso la gara. Abbiamo fatto bene per grandi tratti e compromettiamo l’intera partita. Dimostrazione la palla data dietro a Sepe dalla trequarti, anche se sapevamo che Sepe aveva un problema fisico”. Così Roberto D’Aversa, allenatore del Parma, subito dopo la bruciante sconfitta dei suoi a Cagliari per 4-3, dopo che erano stati in vantaggio per 2-3 fino al 90′. Il tecnico ha poi proseguito parlando delle assenze: “Per Gervinho e Alves ci sono valutazioni da fare nella settimana, dove Gervinho ha fatto si e no un allenamento. Se nelle condizioni non ci fossero stati cambi forzati sarebbe entrato. Ci sono stati tre cambi forzati. Una squadra che si gioca la B non si può permettere di non concretizzare l’occasione capitata a Mihaila, che è giovane e ha peccato di inesperienza. Kucka è un giocatore importante per noi, ci dà equilibrio ed esperienza. Ma ci sono state altre situazioni, come l’uscita di Laurini per crampi o di Pezzella, quando sei obbligato a cambiare la squadra ne risente. Non possiamo colpevolizzare chi è subentrato, ma con i cambi la gara anzichè andare in controllo è peggiorata. Una costante di questo campionato, con le gare in controllo poi commettiamo errori che rovinano la gara”.
Mancanza di comunicazione
D’Aversa, inoltre, ha sottolineato cosa manca ai suoi giocatori: “Credo che la comunicazione sia un tasto da migliorare in questa squadra. Ma c’è a prescindere da esperti o giovani, ci sono molti ragazzi stranieri. La cosa più importante è trasmettere il senso del pericolo in campo. Nel momento in cui esce Kucka in quell’aspetto veniamo meno, ma in Serie A non possiamo dipendere dal compagno più esperto. Manca quella malizia che ci permetterebbe di portare a casa certe partite. Sono tanti errori di inesperienza. L’avevamo preparata in maniera aggressiva, sapevamo di doverci difendere portando pressione. Loro sono bravi sui cross, con un giocatore come Pavoletti. Negli ultimi due gol sono stati commessi errori, prima abbiamo concesso il mancino e poi lasciato crossare troppo facilmente. Dipende dalla posizione di classifica, o dal fatto che sul finale di gara siamo stanchi, o valutazioni sbagliate, o non capiamo l’importanza di portare a casa un risultato. E’ stata una costante da quando sono tornato qua. Questa squadra aveva nel DNA una voglia e una cattiveria nel non concedere una rete all’avversario, ma in questo momento commettiamo errori che vanno a compromettere partite dove ai ragazzi posso rimproverare poco e niente. Stiamo buttando via una stagione per demerito nostro, senza appellarci a fortuna o sfortuna. Dipende solo da noi se questo accade”.