L’Atalanta è una speranza per il calcio: dimostra come il lavoro, il coraggio, le idee e il collettivo possano condurre a traguardi mai raggiunti. La Champions è un premio straordinario ad un piccolo grande club, a Gian Piero e ai suoi eroi atalantini. Tra quelli del passato c’è anche l’ex attaccante German Denis, un pezzo di storia atalantina, terzo straniero più prolifico di sempre e quarto per gol fatti in nerazzurro. El Tanque Denis ai microfoni di Itasportpress parla della sua Atalanta che domani si batterà a Madrid contro il Real per volare ai quarti di finale di Champions League.
Denis, il match di andata vinto 1-0 dal Real Madrid senza le discutibili decisioni arbitrali avrebbe avuto una storia diversa?
Sicuramente senza quel rosso a Freuler, davvero inesistente, sarebbe stata un’altra gara. L’Atalanta avrebbe messo ancora più in difficoltà il Real Madrid di quanto abbia potuto fare in inferiorità numerica. Se togli un uomo per 75 minuti a qualsiasi squadra che, sia il Bayern o il Barcellona, poi è dura.
La «sua»Atalanta può approdare ai quarti, battendo il Real Madrid?
Sarà una gara difficile ma la squadra nerazzurra può battere chiunque. E’ in un grande momento e anche a Madrid dimostrerà la sua forza. Bisogna gestire bene la gara nei 90’ e colpire nel momento giusto. Sarà importante non subire gol all’inizio perchè sono sicuro che l’Atalanta segnerà al Real Madrid. Non vedo un calciatore che può vincere da solo la partita, ma se impresa sarà per l’Atalanta questa arriverà dall’espressione del gruppo. Gasperini non ha il Messi di turno e la sua squadra esprime il suo calcio spettacolare attraverso il collettivo.
(Getty Images)
Che vantaggio da all’Atalanta giocare in casa del Real Madrid senza pubblico?
Cambia molto anche se non è bello per un calciatore giocare una partita del genere senza il grande pubblico. Certo l’Atalanta ha un vantaggio ma deve pensare a fare la sua partita e non alla gara senza gente.
Giusto mettere fuori dal progetto tecnico il Papu Gomez?
Non so giudicare da lontano e non conosco cosa sia successo. Il Papu ha dato tantissimo all’Atalanta e viceversa. Sono certo che farà benissimo al Siviglia perchè è un giocatore con grandissime qualità che può dare ancora molto alla sua squadra e al calcio.
Hai detto il giorno dell’addio da Bergamo nel gennaio del 2016 che tornerai. Ti vedi come dirigente o come un possibile allenatore della Dea?
Mi piacerebbe tornare in una città dove mi sono trovato benissimo con tutti. Hanno progetti importanti e lavorare con una società così ambiziosa come quella dei Percassi sarebbe il massimo.
Se Gasp lo chiamasse una big, il giocattolo potrebbe rompersi?
Tecnico e ambiente e società sono collegati, un tutt’uno e stanno bene insieme. Se andasse via Gasperini non so se lui stesso otterrebbe gli stessi risultati perchè a Bergamo si sente a suo agio e ha una società che lo stima e lo supporta parecchio.
Quali allenatori hanno inciso di più nella sua carriera?
Stefano Colantuono all’Atalanta mi ha dato tanto ma se devo scegliere da chi ho appreso di più scelgo l’argentino Jorge Almiron.
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