BERGAMO – Alessio Dionisi, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato così il ko con l’Atalanta:”Peccato non aver concluso quanto potevamo, siamo stati tanto vicino all’area ma dovevamo tirare di più. Badiamo all’estetica, ma anche al risultato, e non siamo contenti” ha ammesso l’allenatore del Sassuolo, che poi ha aggiunto: “Sono soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi, abbiamo giocato alla pari riprendendola con due gol di svantaggio, ma ci manca sempre la finalizzazione. Non era facile venire qui a fare una partita simile. Raspadori e Scamacca in panchina? Ha giocato Defrel che è bravo e sa ricoprire tanti ruoli, Raspadori veniva da tante gare di fila ed ho preferito inserirlo dopo, mentre Scamacca sta continuando a crescere. Dobbiamo essere più bravi a finalizzare quello che creiamo, ma anche giovani: vogliamo migliorare sotto porta già dalla prossima. Abbiamo subito un po’ nel primo tempo visto che ribaltavano spesso l’azione, non abbiamo la fisicità per difenderci in area con l’Atalanta e i mediani sono stati bravi a coprire l’Atalanta, nel secondo abbiamo giocato di più e c’è il rammarico di non averla ripresa, abbiamo premuto fino alla fine. Con una prestazione del genere bisogna ottenere il risultato”.
“Raspadori e Scamacca? Parlarne non gli fa bene, sono giovani”
Sul problema dei pochi gol fatti dal Sassuolo, solo 5 finora: “Serve solo tempo, Raspadori e Scamacca sono bravi ma ancora giovani, non possiamo aspettarci che facciano bene sin da subito, abbiamo rinunciato a Caputo che è uno da doppia cifra. Continuare a parlare di loro non gli fa bene, si sono affacciati alla Serie A solo l’anno scorso, non possono gestire ancora l’attacco e devo fare scelte in funzione delle partite e dei secondi tempi per finire in crescendo” ha spiegato Dionisi. Su Berardi, oggi in rete: “Domenico ci tiene al Sassulo, è normale avere aspettative dopo l’Europeo e ora deve raggiungere il massimo che può con questa squadra, deve trovare la condizione giocando visti i pochi allenamenti a disposizione, è bello che non voglia uscire, poi è difficile sostituire la sua qualità. Aveva chiesto il cambio, poi è voluto restare fino alla fine. Deve convincersi lui in primis e trasmetterlo anche ai compagni”. Poi la chiosa: “Io penso al Sassuolo, mi devo guadagnare la pagnotta, io dipendo dai giocatori e se in questi anni parlate di me e mi conoscete è anche merito loro che determinano“.
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