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Elliott raddoppia: al top senza spese folli e due squadre per Pioli

Altro che lasciare: la proprietà dei rossoneri punta a vincere in Italia e in Europa tra ingaggi contenuti, stabilità tecnica e rinforzi da titolo

Era programmato come uno sbarco soft, nel mondo di un calcio da riformare. Poco più di un anno fa, prima che lo sport sperimentasse come tutto il mondo gli effetti e la confusione devastante della pandemia, in una chiacchierata in Gazzetta l’a.d. rossonero Gazidis aveva citato il Liverpool, la ricostruzione, i tempi lunghi di rinascita di un club che deve tornare al top europeo, che è quello che interessa al supertitolato Milan. Era scappato anche un vago “potrebbero servire dieci anni”. Dopo un paio di stagioni, il Milan è primo in classifica, convinto di potersela giocare fino in fondo in campionato e in Europa League, trofeo considerato minore, da snobbare, da tante squadre italiane con zero palmares, o in ogni caso provviste di una bacheca europea meno ricca di quella del Milan. Il club rossonero vuole andare per gradi eppure è deciso a bruciare le tappe. Double, perché no? Lo dice il mercato invernale. Il fondo Elliott ha autorizzato acquisti e rinforzi, la sintonia fra i vari settori è evidente. Vincere subito? Ci sono idee e cifre tecniche. Dopo il mercato invernale, la rosa risulta più che allargata nei ruoli chiave. C’è il Milan e c’è il suo doppio. Se la proprietà non nutrisse grandi ambizioni, magari immediate viste le condizioni di un’altra stagione anomala, non sarebbe così.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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