La notizia tanto attesa e osteggiata è giunta nella serata di ieri: Samuel Eto’o si candida alla corsa per la presidenza della federcalcio camerunese (Fecafoot), che celebrerà il passaggio del voto il prossimo 11 dicembre. Una sfida difficile nella quale l’ex di Inter e Sampdoria metterà tutto il carisma conquistato sui campi da calcio. Gli servirà anche per schivare le trappole che i signorotti del calcio nazionale e la burocrazia federale proveranno a piazzargli sul cammino. Una fra queste trappole è stata sistemata a inizio settimana, il 30 agosto. Quando una dichiarazione di Gilbert Schlick, presidente della commissione elettorale di Fecafoot, pareva indirizzata a lui benché non facesse nomi. A giudizio di Schlick, chi possiede una doppia nazionalità non può concorrere alla presidenza della federcalcio camerunese. Ciò che automaticamente taglierebbe Eto’o fuori dalla corsa, poiché l’ex centravanti nel corso della carriera agonistica ha ottenuto la cittadinanza spagnola. L’esternazione del presidente della commissione elettorale ha generato ulteriori polemiche intorno a una federazione nazionale che non se ne fa certo mancare. L’ultima in ordine di tempo risale a giovedì, quando i media hanno disertato la conferenza stampa di presentazione della gara di qualificazione a Qatar 2022 fra Camerun e Malawi (vinta ieri 2-0 ieri dai Leoni Indomabili, con reti di Aboubakar e Ngadeu-Ngadjiu), indetta nella hall dello stadio Ahmadou Ahidjo di Yaoundé. Il motivo dell’assenza è la mancata ammissione allo stadio dei giornalisti in occasione della gara, motivata dai protocolli anti-covid imposti dalla Fifa. Una giustificazione che la stampa camerunese non ha accettato, tanto più che in nessun altro paese africano viene data un’interpretazione così drastica dei protocolli Fifa. Quello andato in scena giovedì è un conflitto clamoroso, ma nemmeno il più imbarazzante nella storia recente di Fecafoot. Che negli ultimi anni ha dovuto anche guerreggiare in casa con la Lega professionistica nazionale. Un lungo scontro cui dovrebbe avere messo la parola fine il Tas di Losanna lo scorso luglio, dichiarando legittimo il provvedimento di scioglimento della Lega assunto dalla federazione. Qualora fosse eletto, Samuel Eto’o dovrebbe cominciare a sgombrare il campo da queste macerie. In bocca al lupo. @pippoevai
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Eto'o stupisce: l'ex Inter si candida alla presidenza della federcalcio camerunese
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