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Filadelfia, irrompe l'avvocato Sbiriglio: “Uno scempio, sindaca intervieni”

Uno scempio. La sindaca intervenga. E vorrei pure sapere che cosa ne pensa la Soprintendenza”. Interviene anche l’avvocato Giuseppe Sbriglio (49 anni, ex assessore allo Sport di Torino, nonché primo presidente della Fondazione Filadelfia) sulle contestate vele anti-spie fatte montare in questi giorni dal Torino su via Spano e via Filadelfia. Fu Juric, dopo un sopralluogo di un paio di mesi fa, a pretendere la schermatura del campo principale di allenamento: si accorse delle vele rotte da anni (quelle originarie, semoventi, a comparsa e scomparsa a seconda delle esigenze: decisamente meno invasive e non pericolose in caso di tempeste di vento e trombe d’aria). Juric chiese categoricamente di provvedere, subito.

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Sbiriglio: “I cittadini mi hanno fermato inferociti”

Di qui la decisione del Torino: ma le nuove vele sono fisse, non semoventi. E gli abitantii del quartiere, come raccontato ieri, sono inferociti. “Questa sollevazione popolare è sacrosanta. Partiamo con una raccolta firme, stiamo anche valutando di presentare esposti. Gli abitanti dei palazzi ai lati del Fila si sono improvvisamente trovati un muro altissimo davanti: 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno. Il danno è evidente e non è certo solo di natura estetica. Chi abita lì è finito in prigione”, ci ha già detto Davide Ricca, presidente della circoscrizione. E Domenico Beccaria, rappresentante dei tifosi nel CdA della Fondazione Filadelfia: “Quella del Torino è stata una decisione unilaterale, senza alcuna autorizzazione da parte della Fondazione”. Spesa: 200 mila euro, che Cairo intende a carico della Fondazione (di cui il Torino stesso fa parte, peraltro). “E già tra un anno si dovrebbe procedere ad altre ben più onerose opere di consolidamento della struttura in acciaio, non sufficientemente solida per sostenere un impianto di vele fisse (di qui i dubbi attuali dei cittadini sulla sicurezza, ndr): altri 5, 600 mila euro”. Queste sono infatti state le indicazioni dei tecnici della società incaricata dal Torino per montare le vele nuove. Che, in caso di tempeste di vento, non potranno essere levate per prudenza, come un tempo. Dice adesso l’avvocato Sbriglio, tifoso granata, per anni in prima fila da assessore per la rinascita del Fila: “Negli scorsi giorni passando davanti al Fila ho avuto la spiacevole sventura di assistere al posizionamento di quei teloni. Trovo questa scelta di cattivo gusto e in contrasto con le finalità sognate prima della costruzione del Fila. I cittadini che mi hanno fermato erano inferociti. Invece di creare un Fila per tutti i tifosi, aprendo il cortile come una volta e trasferendo il Museo del Grande Torino in quel quadrilatero, come da statuto della Fondazione, si costruisce un muro: e a me i muri non sono mai piaciuti nella storia. Chiedo cortesemente a chi ha avuto questa infelice idea di rimuoverli al più presto.”

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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