FIRENZE – La Fiorentina batte 4-3 il Milan capolista ed aggancia Juve e Lazio a quota 21 punti al quinto posto della classifica di Serie A. Match dai due volti al Franchi, con i ragazzi di Italiano che concedono poco e chiudono la prima frazione di gioco avanti di due gol, con Duncan che sfrutta un errore di Tatarusanu e l’ex Saponara, autore di un magistrale destro a giro sotto l’incrocio. Nella ripresa il tris di Vlahovic sembra chiudere l’incontro, ma un’ingenuità dell’altro ex – “Jack” Bonaventura – spalanca ad Ibra le porte del 3-1, con lo svedese che sigla quindi la doppietta-lampo. Un’altra giocata rivedibile, stavolta di Theo Hernandez, permette a Nico Gonzalez di regalare l’assist del 4-2 a Vlahovic, al 27° centro nell’anno solare (agganciato Hamrin nel 1960 in testa a questa speciale classifica). Al 96′ l’autogol di Venuti dopo la traversa colpita da Ibrahimovic fissa il punteggio sul definitivo 4-3. Al Napoli, domani contro l’Inter, basta un punto per andare in vetta solitaria.
Fiorentina-Milan, le scelte di Italiano e Pioli
Emergenza in difesa per Italiano, che schiera Venuti e Igor davanti a Terracciano, Odriozola e Biraghi terzini, a centrocampo Duncan – preferito a Castrovilli – con Torreira e Bonaventuea e in attacco Callejon-Vlahovic-Saponara a completare il 4-3-3 del tecnico della Fiorentina. La risposta dell’ex Pioli è un 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta, retroguardia composta da Kalulu, Kjaer, Gabbia e Theo Hernandez, Tonali e Kessié in mediana e Saelemaekers, Brahim Diaz e Rafael Leao a supporto di Ibrahimovic.
Fiorentina-Milan 2-0: al 45′ decidono Duncan e la magia di Saponara
Italiano sceglie il pressing alto sul centrocampo del Milan e la tattica inibisce i rossoneri per cinque minuti scarsi, fino a quando soltanto un check del Var salva la Fiorentina annullando l’1-0 di Zlatan Ibrahimovic. Analoga situazione, con protagonista Leao, una manciata di secondi più tardi, con la retroguardia viola che neutralizza l’ala portoghese, mentre al 7′ e al 9′ è decisivo Odriozola, prima vanificando il filtrante di Saelemaekers in una situazione di quattro contro quattro, poi battendo il bomber svedese nel gioco aereo nei pressi del limite dell’area di rigore. L’esterno spagnolo, strepitoso in copertura, guida anche la controffensiva dei padroni di casa, rifila un tunnel a Theo Hernandez e si conquista un angolo da cui nasce un’occasione di Vlahovic, con Kjaer salvifico, e il vantaggio di Duncan al 15′, con un facile tap-in dopo l’incomprensione tra l’ex Tatarusanu e Gabbia. Immediata, potenziale chance per il raddoppio sui piedi di Saponara, fermato dall’ultimo avversario al termine di una serpentina sul vertice sinistro. Al 17′ ancora Vlahovic pericoloso con una bel tuffo che non inquadra lo specchio di poco. Il Milan si rivede al 21′ con una botta dalla distanza di Tonali, respinta da Terracciano, mentre la Fiesole intona un coro per Astori, quindi al 22′ con Leao, che ottiene soltanto un corner. Ancora il giovane lusitano sfiora il pari al 30′ (Terracciano è attento) e al 36′ (super chiusura di Igor), mentre al 38′ va ad un passo dal gol dell’ex “Jack” Bonaventura. Torreira si fa male, ma stringe i denti, risparmiando una slot a mister Italiano, al 42′ Ibrahimovic manca clamorosamente l’1-1 di testa da due passi e al secondo di recupero l’altro ex, Riccardo Saponara, inventa un magistrale destro a giro sotto al sette: la Viola va al riposo avanti di due gol contro la prima della classe.
Doppiette di Vlahovic e Ibra e autogol di Venuti: Fiorentina-Milan 4-3
C’è anche Torreira tra le fila toscane al rientro in campo: sia Italiano che Pioli confermano gli undici undicesimi schierati in avvio. Il Milan non ha il cambio di marcia che ci si aspetta, ma al 50′ Ibrahimovic, col mancino dopo la sponda di Leao, va ad un passo dall’1-2. Pericoloso anche il portoghese al 52′, un minuto dopo il tacco di Callejon – tutto inutile, era in offside – su cui aveva fatto bella figura Tatarusanu. Meno, con un’uscita avventata sullo stesso spagnolo ex Napoli che costringe Kjaer e Theo Hernandez agli straordinari. Al minuto 57 il tecnico rossonero cala il tris di assi, con Giroud, Florenzi e Junior Messias che prendono il posto di Brahim Diaz, Kalulu e Saelemaekers, ma i sogni di rimonta durano appena tre giri di lancette: all’ora esatta di gioco Duncan danza sul pallone e lancia Vlahovic, il bomber serbo salta l’estremo difensore rumeno e mette dentro col mancino. Il 3-0 dura poco: è il 62′ quando una leggerezza di Bonaventura regala ad Ibrahimovic il gol che riapre la partita. Un’ingenuità che lo svedese ex Juve ed Inter sfrutta con il 3-2 lampo (66′), un piattone su assist di Theo Hernandez. Italiano getta nella mischia Nico Gonzalez e Castrovilli per Callejon e uno sconsolato Bonaventura, autore sin lì di una buona partita, mentre un nuovo traversone di Theo, con Terracciano che anticipa in tuffo Giroud, spaventa il Franchi. Bennacer e Krunic rilevano Tonali e Rafael Leao, Saponara chiede invano un calcio di rigore, ma all’81’ c’è grande apprensione per Odriozola, a terra – senza conseguenze – dopo un durissimo scontro. A 5′ dal 90′ Vlahovic firma la doppietta personale e chiude l’incontro: Nico Gonzalez in pressing strappa il pallone a Theo Hernandez e lo regala al compagno, che sigla il 4-2 con un diagonale mancino. L’argentino esalta poi i riflessi di Tatarusanu, sfiorando il pokerissimo. Il match si chiude sul 4-3 al 96′, che arriva con uno sfortunato autogol di Venuti dopo la clamorosa traversa colpita da Ibra.