Le scelte di Ballardini e Spalletti
Privo di Demme e Zielinski e reduce dal successo interno con il Venezia, Spalletti si presenta al Ferraris con un 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo e Mario Rui terzini, Manolas e Koulibaly in mezzo, Fabian Ruiz, Lobotka ed Elmas a centrocampo e Politano, Insigne falso nueve e Lozano nel tridente offensivo. La risposta di Ballardini è un 3-5-1-1: Vanheusden, Biraschi e Criscito formano la linea difensiva a protezione di Sirigu, mediana composta da Rovella, Badelj e Sturaro, con Ghiglione e Cambiaso sugli esterni ed Hernani seconda punta alle spalle dell’italo-ghanese Ekuban, al debutto in Serie A.
Genoa-Napoli 0-1 al 45′: decide Fabian Ruiz
Sono trascorsi appena tre minuti dal fischio d’inizio quando il Napoli sfiora il vantaggio: grande filtrante di Lobotka, Insigne crossa dal fondo e Lozano ci prova di testa in tuffo con il pallone che termina alto di pochissimo. I ragazzi di Spalletti, con una difesa molto alta che permette alla squadra di restare corta, gestisce il pallone e cerca pertugi. Il Genoa, invece, prova a controbattere con qualche ripartenza, resa insidiosa dalla rapidità e dalla foga (ammonito per eccesso) di Caleb Ekuban. Al 13′, però, è ancora il Napoli a rendersi davvero pericoloso: lanciato in profondità da Elmas, Insigne ci prova da posizione decentrata, ma sbatte contro l’esterno del palo alla sinistra di Sirigu. Il primo squillo rossoblù arriva al 21′: nasce tutto da un brutto pallone in orizzontale di Mario Rui intercettato da Ekuban, l’azione si conclude quindi con un corner sui cui sviluppi Ghiglione calcia un potente destro respinto in corner da Meret. Gli azzurri soffrono sulle corsie esterne, ma una magia di Insigne alla mezz’ora mette i brividi al Ferraris: Politano lo serve in area, lui va via in un fazzoletto in mezzo a tre avversari con un elegante tocco sotto, poi spara in porta esaltando i riflessi di Sirigu. Seguono cinque lunghi minuti ad alta intensità, sugli spalti il pubblico si entusiasma ed aumenta i decibel, gelato al 39′ da un meraviglioso mancino a giro di Fabian Ruiz. Chiude in avanti il Genoa, ma la punizione di Hernani a pochi secondi dal duplice fischio non ha esiti degni di nota: il Napoli va al riposo sull’1-0.
Cambiaso pareggia per il Genoa, Petagna regala il successo al Napoli
Ballardini rivoluziona l’attacco – fuori Hernani ed Ekuban, dentro Pandev e Buksa – e impiega quattro minuti per produrre una tripla clamorosa occasione, senza successo: Meret è strepitoso su Ghiglione, ribattuta murata dalla difesa azzurra, quindi nuovo tentativo di Rovella dalla distanza fuori non di molto. Al minuto 53 l’episodio chiave: lancio lungo di Sturaro, Buksa va sul pallone, Meret esce, c’è un lieve contatto tra i due, mentre Pandev fa 1-1 a porta vuota. Di Bello convalida, poi va a rivedere l’azione al Var e cambia idea: gol annullato, scatenando le furiose proteste rossoblù. L’atmosfera si scalda, il Ferraris si trasforma in una bolgia ad ogni contrasto, ma una bellissima azione corale di matrice partenopea, conclusa dal bell’assist di Insigne a Lozano, porta ad una nuova parata decisiva di Sirigu. Il pareggio, però, arriva al 69′: Ghiglione mette una palla in mezzo dalla destra sulla quale si avventa il giovane Cambiaso, che calcia sul primo palo e batte Meret (che devia invano con i piedi), firmando il pareggio. Ounas prende il posto di Lozano e si mette subito in mostra con una pregevole progressione vanificata da un traversone fuori misura. Politano dal limite (parato), Koulibaly dalla distanza (mancino deviato in corner), ancora l’ex Roma e Inter (Sirigu blocca): la tardiva reazione del Napoli sembra non dare frutti. Il coniglio dal cilindro lo tira fuori Spalletti: mancano 8′ al 90′ quando richiama Politano e getta nella mischia Petagna (mentre Ballardini inserisce l’ex Behrami al posto di uno stremato Ghiglione), che lo ripaga meno di 2′ dopo con un decisivo colpo di testa su una punizione di Mario Rui. 2-1 al Ferraris, risultato che regge fino al 96′.