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Giletti: “Juve, con l'Atalanta è una finale. A gennaio va preso un bomber”

Il presentatore tv tifosissimo bianconero: “In campo vedo ragazzi, non uomini da Juve. E anche il gruppo è sfaldato”

“C’è un’immagine di Chelsea-Juve che fotografa la squadra bianconera oggi: è il tackle che Jorginho vince contro Chiesa e consente agli inglesi di andare in gol. E’ l’emblema di una Juve che tenta di crescere ma che senza cattiveria faticherà a superare la fase di ricostruzione. Sopra noi juventini c’è un cielo stellato, ma le tenebre sono preponderanti, e temo ancora per un po’ di tempo”: con questa metafora di stampo kantiano Massimo Giletti, tifosissimo bianconero, commenta il presente della Juve, dopo la recente caduta europea e alla vigilia di una nuova chance di riscatto, domani contro l’Atalanta.

Cosa può riportare i tifosi a vedere le stelle?
“Non ci sono riusciti né Sarri né Pirlo, non ci sta riuscendo Allegri. Nella serie All or Nothing si sente Bonucci dire: ‘E’ un anno che giochiamo di m…’, rimandando la riscossa alla gara successiva. Ecco la situazione non mi sembra molto cambiata, nessuno si è preso la responsabilità di cambiare. E a maggior ragione sono preoccupato quando negli stessi termini si era espresso il presidente Agnelli, che ha anche sottolineato come la squadra non abbia dato nulla, in confronto agli uomini e alle donne che per la Juve hanno lavorato davvero”.

Quali sono dunque i problemi principali della Juve di oggi?
“Le rivoluzioni hanno bisogno di uomini, e oggi nei ragazzi che vanno in campo non vedo uomini da Juve. Oggi, con il ritorno di Allegri più che una rivoluzione mi pare sia in atto una restaurazione. I problemi che vedo sono strutturali: la rosa rispetto a quella di qualche anno fa ha perso forza fisica e qualità e la mancanza di un centravanti è un problema che non ha soluzione salvo un acquisto adeguato a gennaio. La partenza di Ronaldo a pochi giorni dalla chiusura del mercato è stata drammatica. Lui è stato l’alibi dietro cui la squadra si è nascosta nelle passate stagioni”.

Cosa dovrebbe fare ora Allegri?
“Lui lo sa, non ha bisogno dei miei consigli. Ma quando dice ‘se qualcuno tocca uno dei miei giocatori dovrà passare sul mio cadavere’ presuppone di avere giocatori come guerrieri. Ma io di guerrieri non ne vedo proprio, eccetto Chiellini, Bonucci e Chiesa. Anzi, ho anche visto giocatori ridacchiare in panchina pur se si stava perdendo: che segnale si dà? Locatelli è un ottimo giocatore, ma non dovrebbe essere lui a guidare la squadra, dovrebbe essere aiutato a crescere, Arthur non fa che passaggi all’indietro o in orizzontale, creando pure situazioni rischiose, Bentancur e Alex Sandro non sono più quelli di prima. Se penso ai ‘miei’ Marchisio, Pogba, Vidal, Pjanic, Pirlo e tutti gli altri, mentre ora devo eleggere come imprescindibile McKennie…”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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