in

I demoni di Pagotto: “Serate, coca, squalifiche, non mi alzavo dal letto. E il calcio mi abbandonò”

Nell’Italia Under 21 mandava in panchina Buffon e disse no alla Juve, poi è precipitato in un gorgo autodistruttivo: “Sono finito a fare il pizzaiolo in Germania, oggi sono rinato all’Avellino”

“Il mio primo angelo custode? Ginulfi. Moggi e Perinetti cercavano un portiere per gli Allievi del Napoli, lui mi portò al provino e diventai azzurro”. Angelo Pagotto di angeli custodi ne ha avuti pochi nella sua carriera, ma quelli che gli hanno allungato la mano nei momenti difficili li ricorda bene. E ricorda bene anche il dolore del suo amore spezzato, quello coi guanti. Ora è rinato, dopo 10 lunghissimi anni lontano dal calcio. Ma per rinascere si è sentito morire più volte.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

Juve, 15 vittorie di fila e lo scudetto è servito: facile, no? Pirlo studia tre esempi

Ibra va all-in: gol, nazionale, Champions e rinnovo