In ottobre il club tornerà ad affrontare tematiche finanziarie, anche se ora non è in agenda un incontro con Nyon. La proprietà ha consentito di lavorare sul mercato, ma chiede un nuovo modello che aiuti a generare ricavi
Giovedì 26 agosto il Milan conoscerà gli avversari nel girone di Champions League. Tutto normale, per un club che è salito sette volte sul trono d’Europa? Sì e no. Perché se la Champions è innegabilmente l’habitat del Milan – come diceva nel 2009 l’allora a.d. Galliani – è pur vero che il Diavolo non si affaccia alla competizione europea più prestigiosa da ben sette edizioni. Un’enormità. Un’attesa lunghissima e piena di ostacoli, resa ancora più amara dall’esclusione dalle competizioni Uefa per un anno (2019-20) come sanzione per il mancato rispetto dei parametri imposti dal fair play finanziario.