Allegri ha un quadriennale, Spalletti un 2+2, Mou e Sarri hanno firmato per 3, Gasp si è legato alla Dea fino al 2023 con opzione a Percassi per un altro anno. E poi c’è Pioli, con l’opzione unilaterale a favore del Milan. Una soluzione che andrebbe adottata anche per i giocatori
Gli allenatori sono sempre sulla graticola e la tendenza – con l’aria che tira – dovrebbe essere quella di firmare contratti non oltre i due anni. In Italia l’ultima primavera (inoltrata) è stata di autentica rivoluzione, anche sulla durata. E questo particolare dovrebbe permettere di andare avanti con il lavoro per un po’ di tempo.