Un passaggio sbagliato in uscita verso Brozovic, la palla scippata e il dolce tocco sotto di Ilic che scavalca Samir Handanovic. L’errore da matita blu dello sloveno a Verona, nella partita di venerdì scorso, poteva costare caro all‘Inter e a Inzaghi. Per fortuna dei nerazzurri nel secondo tempo la partita è stata ripresa grazie agli argentini, ma gli errori del portiere capitano sono ormai troppo frequenti nelle ultime stagioni, spesso grossolani e finiti sotto la lente d’ingrandimento. E adesso dietro di lui c’è Ionut Radu che scalpita, un portiere più giovane (classe ’97) e con tanta voglia di dimostrare le sue qualità, già intraviste nel prestito di due stagioni al Genoa tra il 2018 e il 2019. CONCORRENZA – È vero che il portiere rumeno era presente in rosa anche lo scorso anno con Conte, ma il tecnico leccese aveva sempre fatto capire che Samir sarebbe stato il titolare, lasciando spazio al rumeno solo in due partite di Coppa Italia. Con Inzaghi la storia può cambiare, anche perché diverse squadre erano interessate a prendere in prestito Radu, ma l’Inter lo ha tenuto, dimostrando fiducia e con la speranza che possa diventare il portiere del futuro. E con un nuovo tecnico potrebbero anche cambiare, almeno leggermente, le gerarchie. Handanovic – anche in scadenza – non più indiscutibile come in passato, anche quando non aveva vice di livello in grado di sostituirlo. Radu rimane in disparte e nell’ombra, ma aspetta il momento giusto per provare a prendersi la scena. Adesso Handanovic deve stare molto più attento perché ogni errore potrebbe costare il doppio.
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Inter, Handanovic c'è: ma dietro di lui scalpita Radu
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