MILANO – Valicata pure la trasferta a Torino, per archiviare la stagione mancano ora due tappe fondamentali. La prima – tutta pianeggiante – da giocarsi a San Siro con l’Udinese, antipasto all’attesissima consegna della Coppa per lo Scudetto. La seconda, decisamente più in salita, la dovranno giocare Steven Zhang con Antonio Conte nell’incontro in cui l’allenatore, al netto di un contratto che lo lega all’Inter fino al 30 giugno 2022 (con stipendio da 13,5 milioni), dovrà approvare la fiducia nel progetto Suning. In tal senso, il presidente non intende presentarsi a mani vuote all’appuntamento, considerato che – prima di fissare nell’agenda il vertice con l’uomo che ha portato in dote lo scudetto -, è sua intenzione chiudere la partita per il prestito che darà un po’ di ossigeno alle finanze societarie.
La settimana dei conti
La settimana buona per le firme dovrebbe essere questa, motivo per cui, la riunione con l’allenatore potrebbe anche slittare a dopo la gara con l’Udinese. In ogni caso il clima sarà molto diverso rispetto a quello che si respirava nell’agosto scorso prima del maxi-vertice a Villa Bellini, quando Zhang fu bravissimo confermando in blocco tutti, dirigenti e allenatore, ponendo le basi alla stagione che ha portato allo scudetto. Bain ora insegue La partita più importante per Suning, nei prossimi giorni, sarà – come sottolineato – quella per il prestito. Oaktree Capital Management si sente sempre più in pole su Bain Capital: gli ultimi colloqui con l’Inter sono stati molto proficui e i rappresentanti del fondo, dopo un fine settimana di lavoro a Londra, sono pronti a tornare a Milano per chiudere. Proposta articolata quella di Oaktree che, oltre al prestito da 250 milioni, è pronta a rilevare il 31% nelle mani da Lion Rock e inserire nell’accordo una serie di clausole che, se non rispettate, porterebbero il fondo al controllo del club […]
Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport