Sicuri che non serva? Citava una celebre (per i tifosi nerazzurri) paginata di un giornale sportivo sull’exploit in prestagione di un Gabigol in grande spolvero. La fiducia all’attaccante brasiliano non fu data, ma oggi c’è un altro protagonista con la maglia dell’Inter che sta vivendo una situazione simile. Si tratta di Ionut Radu, portiere cresciuto nelle giovanili nerazzurre e rientrato la scorsa annata dal grande giro di prestiti e cessioni utili a far quadrare i conti del bilancio, con la prospettiva di poter insidiare Samir Handanovic. Inutile sottolineare che quella prospettiva è rimasta tale sotto la gestione Conte ma anche ora, con Simone Inzaghi alla guida, il futuro della porta interista non sembra destinato a cambiare così come il suo futuro.
PROTAGONISTA IN VETRINA – L’amichevole disputata ieri sera dall’Inter contro il Lugano è servita a mettere ancora una volta in luce il fatto che Radu sia un ottimo portiere, pronto all’occorrenza a fare bene quanto e forse meglio di Handanovic. La lotterie dei rigori con cui i nerazzurri hanno battuto la formazione svizzera ha confermato le enormi doti di Radu che però, almeno per ora, ha davanti a sé ancora soltanto grandi dubbi.
PROPOSTE – Nelle ultime settimane la Real Sociedad aveva avanzato una proposta all’Inter per lui al punto che era già iniziato il giro di sondaggi per sostituirlo con Silvestri del Verona e Sepe del Parma in pole. Poi il dietrofront del ragazzo che non avrebbe avuto garanzie di un posto da titolare in Liga così come all’Inter e la scelta di restare. Per il club milanese, però, Radu non è incedibile e provare a risparmiare sul suo ingaggio da circa 2 milioni resta una possibilità concreta all’orizzonte. L’idea dei dirigenti è quella di andare a prendere un top sul mercato nel corso della prossima estate al posto di Handanovic. Radu ad oggi non è ancora considerato tale. Sicuri che non serva? Versione aggiornata.