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Inter, voglia di Conte III ma servono tre euro colpi

MILANO -E’ iniziato il conto alla rovescia per lo scudetto, ma anche per l’arrivo (giovedì?) del presidente Steven Zhang («spero che risolva i problemi brillantemente», la battuta dell’ex presidente Massimo Moratti a Radio Marte), preludio alla festa per il titolo, ma anche per il bis di “Villa Bellini”, l’incontro che il 25 agosto scorso definì i ristrettissimi contorni economici della stagione ’20-21. Un’annata travagliata per l’Inter, con i deludenti risultati in Europa e i noti problemi della proprietà che hanno portato anche al rinvio di alcune mensilità degli stipendi, ma che condurrà allo scudetto che mancava da undici anni. Un successo targato Antonio Conte. Il tecnico che, dopo il Verona, ha fatto capire di voler onorare il suo contratto per la prossima stagione e aprire un ciclo in nerazzurro: «Io sarei contento di poter continuare il lavoro che sto facendo e magari finirlo. Partire sempre da zero è faticoso per un allenatore come me. Ovvio che a bocce ferme, tutti abbiamo però bisogno di capire che cosa si può fare, ci vorrà un po’ di chiarezza».

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Linea precisa

Per Conte è stato fatto un miracolo sportivo, perché dopo l’investimento da 40 milioni per Hakimi, il club ha chiuso i rubinetti, sono arrivati tre giocatori come VidalDarmian Kolarov con le uscite di GodinCandreva Asamoah, a gennaio non si è mossa una foglia. Il tecnico vuole salire il prossimo step, sa che per confermarsi in Italia la squadra andrà rinforzata, ma soprattutto allungata con nuovi potenziali titolari se si vorrà fare un percorso “degno” in Champions e rimanere al vertice in Serie A. Lo scudetto arriverà grazie alla precoce eliminazione dalle coppe europee che ha permesso di concentrare, corpo e cuore, sul campionato.

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Quello che serve

Conte guarda al mercato. Per lui questa Inter è forte, ma non completa e ovviamente se la società dovrà cedere almeno un big entro il 30 giugno per sistemare il passivo di bilancio, i rinforzi dovranno essere ancora di più. Un conto sarà ripartire con Lukaku e Martinez davanti, cercando una terza-quarta punta (occhio ai due vecchi pallini Dzeko Giroud), un conto senza Lautaro: a quel punto servirebbe un top player davanti (Aguero è un sogno costoso e complicato considerando la concorrenza di club come Barcellona e Juve). Conte si aspetta un titolare sulla corsia mancina (Emerson Palmieri, Tagliafico) e un tuttocampista più adatto alle sue corde e il nome ovviamente è sempre quello di De Paul . 


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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